Esposizione ai nanomateriali attraverso la cute

I nanomateriali sono ampiamente utilizzati in molti processi industriali e presenti in numerosi prodotti di consumo quali cosmetici, prodotti farmaceutici, indumenti antibatterici e resistenti alle macchie, attrezzature sportive e detergenti. L’uso di nanomateriali in tali prodotti può portare all’esposizione, alla penetrazione e all’assorbimento nell’organismo attraverso la cute, in particolare per i lavoratori che li utilizzano e i consumatori.

Sebbene la cute sia relativamente impermeabile ai nanomateriali, l’esposizione sistemica di tale tessuto continua a destare preoccupazione in quanto è uno dei maggiori organi del corpo umano. Continua a essere d’attualità il dibattito in seno alla comunità scientifica in merito alle modalità con le quali i nanomateriali interagiscono con tale organo e alla possibilità che abbiano effetti avversi sulla salute. Poiché l’assorbimento cutaneo dei nanomateriali è un prerequisito per qualsiasi disponibilità sistemica a seguito dell’esposizione cutanea, è molto importante chiarire i meccanismi di assorbimento degli stessi attraverso la cute e quali sono i fattori che incidono su tale fenomeno.


Ruolo significativo dell’integrità cutanea nell’assorbimento di nanomateriali 

L’assorbimento e la penetrazione cutanea sono processi basati su una complessa interazione tra le proprietà delle particelle nella formulazione e le condizioni della cute.  Un’integrità cutanea compromessa e formulazioni che aumentano la permeabilità della cute stessa sembrano aumentare il tasso di penetrazione. 

Le nanoparticelle tendono ad aggregarsi nel sudore, una caratteristica che può ridurre la loro capacità di penetrare lo strato più esterno della cute (strato corneo). Tuttavia, la penetrazione può essere ancora più elevata per le particelle utilizzate in una formulazione che ne impedisce l’aggregazione. 


Possibilità di un maggiore assorbimento con dimensioni ridotte

Secondo diversi studi la dimensione delle particelle può incidere sul tasso di penetrazione cutanea, che risulta maggiore per le particelle più piccole. Anche le proprietà della superficie, come il rivestimento e la carica superficiale, che se positiva determina una maggiore penetrazione, possono incidere sulla penetrazione cutanea da parte delle particelle.


Necessaria una maggiore comparabilità degli studi sull’assorbimento cutaneo

Per fare luce sul rapporto tra le proprietà dei nanomateriali e il loro potenziale in termini di assorbimento cutaneo sono necessari studi maggiormente comparabili. Il rapporto tra i nanomateriali e la loro dispersione o formulazione durante l’esposizione è estremamente complesso e può variare da un nanomateriale a un altro, a seconda della formulazione utilizzata.