Previsione delle proprietà dei nanomateriali
Per accelerare i test sui nanomateriali e, sostanzialmente, la nostra conoscenza dei loro effetti potenzialmente pericolosi, i ricercatori possono utilizzare il metodo del read-across. Il read-across utilizza informazioni provenienti da sostanze di origine simile sulle quali cui esistono dati in base ai quali è possibile prevedere le proprietà delle sostanze bersaglio, sulle quali invece le informazioni sono poche o mancano del tutto.
Ai sensi del regolamento REACH il read-across può essere utilizzato per singole sostanze, compresi i nanomateriali, ma può anche essere applicato a gruppi di sostanze e nanoforme per stabilire eventuali evoluzioni tra di loro. Se il raggruppamento delle sostanze e il read-across sono stati effettuati correttamente, è possibile ridurre i test sperimentali in quanto non occorre sottoporre a sperimentazione ogni sostanza bersaglio separatamente.
Utilizzo dei dati esistenti per colmare le lacune
Il metodo del read-across è particolarmente utile quando si generano dati a fini di regolamentazione inmodo che le autorità dispongano di informazioni sufficienti ad adottare decisioni sulle sostanze chimiche e garantirne un uso sicuro.
Il raggruppamento è possibile:
- tra diverse nanoforme di una sostanza,
- tra altre sostanze della stessa classe di grandezza,
- potenzialmente tra varie forme di una sostanza, dalla forma sfusa alle relative nanoforme.
Il raggruppamento è stato inizialmente sviluppato per le sostanze chimiche ed è stato poi applicato alle nanoforme.
Definizione delle proprietà dei nanomateriali
I nanomateriali possono essere fabbricati e modificati per ottenere caratteristiche diverse quali dimensione, forma, cristallinità e trattamento della superficie. Quest’ultimo è il processo di rivestimento della superficie del nanomateriale. Ad esempio, alcuni nanotubi di carbonio a parete multipla possono essere rivestiti per fissarli agli organi e rilasciare farmaci in modo più efficiente.
Registrazione di sostanze chimiche ai sensi del regolamento REACH mediante read-across
Il regolamento REACH impone la trasmissione di dati sulle sostanze prodotte in quantitativi superiori a oltre 1 tonnellata all’anno. Per le nanoforme può essere difficile raggiungere questo quantitativo poiché il requisito si riferisce al tonnellaggio complessivo delle nanoforme e di altre forme di una sostanza e non alla singola nanoforma.
Le nanoforme sono spesso prodotte in quantità molto inferiori, che vanno da pochi grammi fino a 100 kg l’anno a seconda dei loro usi e del mercato.
Le aziende devono giustificare l’uso del read-across quando registrano sostanze chimiche ai sensi del regolamento REACH. Ciò avviene con una spiegazione scientificamente giustificata del motivo per cui è possibile raggruppare le nanoforme, supportata dai dati disponibili, ad esempio sulla pericolosità o sul destino sia per le sostanze di origine sia per quelle bersaglio.
Definizione di un quadro di riferimento per il read-across
Nell’ultimo decennio sono stati compiuti molti progressi per verificare se sia fattibile il read-across per le nanoforme e quali informazioni siano necessarie per disporre di un metodo di read-across affidabile.
L’ECHA e l’OCSE hanno pubblicato orientamenti per fornire una struttura e dei limiti sulla modalità di applicazione del read-across, garantendo nel contempo la validità e l’accettazione sul piano regolamentare.
Progetti di ricerca, come GRACIOUS, hanno sviluppato un quadro di riferimento rivolto principalmente all’industria per applicare il read-across ai sensi del regolamento REACH, ma anche per supportare lo sviluppo di prodotti sostenibili.
Sebbene siano stati compiuti dei progressi, molto resta da fare per rafforzare ulteriormente la validità e il riconoscimento del read-across tra le diverse nanoforme.